La nuova vettura con motore bialbero e carrozzeria semiavvolgente venne denominata 2AD (2 Alberi di Distribuzione).
Esordisce alla 1000 Miglia del 1950 con Luigi Fagioli vincendo la classe con una media record e aggiudicandosi la 7^ posizione assoluta a fronte di uno schieramento di ben 16 Ferrari oltre ad Alfa Romeo Jaguar, Maserati!
Il successo non cambia le sorti della OSCA che continua imperturbabile il suo lavoro. La stagione vede numerose vittorie in Italia e all’estero di Piero Carini sia su prove in circuito che stradali.
Nell’estate del 1950 i Maserati possono avvalersi del talento di Felice Bonetto lasciato libero da Ferrari.
Bonetto vince il 20 agosto sul Circuito di Senigallia ma è il Gran Criterium 1100 di Monza del 3 settembre a stupire tutti.
Alla gara è presente il meglio della categoria 1100: Simca-Gordini, Cisitalia, Cooper, Ermini e naturalmente OSCA.
La Casa si presenta con 2 vetture ufficiali pilotate da Felice Bonetto che guida una macchina a carrozzeria semiavvolgente e da un altro piloti di grande fama Raymond Sommer al volante di una vettura tradizionale.
Per oltre un’ora i due piloti si diedero battaglia superandosi continuamente. Al traguardo prevale Bonetto per soli 2 decimi di secondo (!) fatto assai insolito per quell’epoca.
Il terzo classificato tagliò il traguardo dopo 30 secondi.
Tutta l’annata è estremamente proficua per il duo OSCA-Bonetto.
Il 1950 si chiude con buone soddisfazioni ma forse era lecito aspettarsi di più: l’incerta fase iniziale della stagione ha pesato sul risultato finale e il campionato 1100 sfugge alla OSCA e viene vinto dalla Ermini.
Purtroppo il progetto del motore F.1 4500 c.c. subisce una battuta d’arresto: Gordini rompe con la Simca e senza l’appoggio di essa il progetto non può andare avanti. La situazione si sblocca grazie al principe Bira del Siam con cui fu raggiunto l’accordo nel 1951.
Il motore fu montato su telaio Maserati ... dunque non era propriamente una vettura OSCA ma all’esordio al Richmond Trophy a Goodwood vinse clamorosamente e il successo fu attribuito alla OSCA.
La macchina si dimostrò valida anche se bisognosa di ovvi, ulteriori collaudi ma tutto fu interrotto e vanificato dal cambiamento del regolamento del 1952.
Frattanto il progetto di una vettura F.1 interamente OSCA si concretizza grazie grazie all’industriale Franco Rol.
La vettura, all’esordio a Monza, non può nulla contro Ferrari e Alfa Romeo e conclude al nono posto ma non è da considerarsi un cattivo risultato anzi, siamo al debutto in F.1!, e la OSCA sale alla ribalta internazionale.
La fama della Casa bolognese si consolida intanto anche grazie alle vetture di cilindrata medio-piccola.