Il Campionato Marche presenta al via una grande varietà di vetture: ciò è dovuto alla grande libertà che concede il regolamento.
Per questo tipo di competizione, è comunque ritenuto ideale un motore di 3 litri di cilindrata.
La teoria suddetta è clamorosamente smentita dalla Maserati con la 450 S che, dopo aver risolto i problemi dello scaricare a terra l'enorme potenza del suo motore 8 cilindri da 4,5 litri, nel 1957 vince le corse di Sebring e di Svezia e manca la vittoria del Campionato per una incredibile serie di circostanze sfortunate verificatesi nell'ultima gara.
La vettura è frutto del lavoro di 4 geni della progettazione: l'idea è di Gioacchino Colombo, il progetto del motore è di Guido Taddeucci, quello della trasmissione e del telaio di Valerio Colotti il tutto sotto la supervisione di Giulio Alfieri.
Visivamente ancora più possente la versione berlinetta disegnata da Zagato.
I regolamenti cambiano: nel 1958 e la 450 S è messa fuori gara dal nuovo limite imposto di 3000 c.c. di cilindrata.
La vettura vive una nuova giovinezza in America mentre i motori sono impiegati anche nel settore nautico dove conquistano titoli europei e mondiali.
Scheda tecnica
Anno 1956 - 1958
Motore anteriore, 8 cilindri V 90°
Alesaggio e corsa 93,8 x 81
Cilindrata c.c. 4478
Potenza massima (hp/g.min.) 400 - 7200
Distribuzione bialbero in testa; 2 valvole per cilindro
Alimentazione 4 carburatori Weber 45 IDM
Accensione doppia con magneti o spinterogeni
Lubrificazione forzata con pompa di mandata e recupero
Trazione posteriore
Frizione multidisco a secco
Cambio 5M + RM.
Telaio tubolare a traliccio
Sospensioni ant. - post. ruote indipendenti - ponte De Dion
Freni idraulici a tamburo
Passo;carreggiata ant.-post.(mm.) 2400 - 1350 - 1300
Peso a vuoto (Kg.) 790
Velocità max (Km/h) 320
Esemplari prodotti (nr.) 11