Questa vettura è forse più conosciuta con la sigla 8 C 1100.
Dal punto di vista motoristico, questa auto propone un'ulteriore evoluzione del propulsore del modello 26.
Qui è adottato un telaio ancor più leggero di quello già alleggerito della 26 R e tutta la vettura in generale viene affinata.
La derivazione della vettura da questi due modelli fa sì che, nonostante vari accorgimenti adottati, il peso sia comunque troppo elevato in rapporto alla cilindrata il che ne limita la competitività.
Pur non riuscendo a contrastare il predominio francese del periodo, Alfieri vince il Real Premio di Roma del 1930.
L'anno successivo, la vettura conquista la vittoria alla Mille Miglia nella categoria Sport.
Scheda tecnica
Anno 1929 - 1930
Motore anteriore, 8 cilindri in linea
Alesaggio e corsa 51 x 66
Cilindrata c.c. 1078,6
Potenza massima (hp/g.min.) 95 - 5500
Distribuzione bialbero in testa; 2 valvole per cilindro
Alimentazione forzata con compressore Roots
Accensione singola con un magnete
Lubrificazione forzata con pompa di mandata e recupero
Trazione posteriore
Frizione multidisco a secco
Cambio 4M + RM
Telaio in profilati di acciaio
Sospensioni ant.: balestre - post.: ponte rigido
Freni meccanici a tamburo
Passo;carreggiata ant.-post.(mm.) 2580 - 1340 - 1360
Peso a vuoto (Kg.) 720
Velocità max (Km/h) 170
Esemplari prodotti (nr.) 4