Questa vettura è dovuta alla lungimiranza di Alfieri che vede nella nascente Mille Miglia una possibilità di diffusione delle vetture Sport, categoria prediletta ai nobili piloti dell'automobilismo italiano.
Ecco quindi la Tipo 26 MM la cui sigla dovuta alle iniziali delle parole Miglia Miglia.
La vettura conserva il motore da Gran Premio delle precedenti serie però molti particolari vengono adeguati alle nuove necessità: il telaio e le sospensioni sono irrobustiti, le vetture sono poi dotate di impianto di illuminazione, avviamento elettrico, serbatoio maggiorato.
I modelli che subiscono questa trasformazione sono la 26 e la 26 B da cui derivano le nuove denominazioni 26 MM e 26 B-MM.
Le vendite non ottengono il successo sperato ma, le vetture, grazie ad una eccellente affidabilità, figurano ottimamente.
Scheda tecnica
Anno 1926 - 1932
Motore anteriore, 8 cilindri in linea
Alesaggio e corsa 60 x 66 - 62 x 82
Cilindrata c.c. 1492,9 - 1980,5
Potenza massima (hp/g.min.) 128 / 6000 - 155 / 5300
Distribuzione bialbero in testa, 2 valvole per cilindro
Alimentazione forzata con compressore Roots
Accensione singola con un magnete
Lubrificazione forzata con pompa di mandata e recupero
Trazione posteriore
Frizione multidisco a secco
Cambio 4M + RM
Telaio in profilati di acciaio
Sospensioni ant.: balestre - post.: ponte rigido
Freni meccanici a tamburo
Passo;carreggiata ant.-post.(mm.) 2580 - 1340 - 1360
Peso a vuoto (Kg.) 840
Velocità max (Km/h) 180 - 200
Esemplari prodotti (nr.) 2 - 4