Guardare la Boomerang è ancora oggi fare un salto nel futuro, ancora oggi la Boomerang è una dream car.
Immaginate la sensazione che destò alla sua presentazione al salone dell'auto di Torino nel 1971.
In quell'occasione la vettura era solo una maquette ma già al salone di Ginevra del 1972 divenne un prototipo marciante grazie alla meccanica della Bora.
Pertanto, in posizione centrale trova posto il classico 8 cilindri da 4,7 litri di cilindrata in grado di erogare 310 CV.
La linea è straordinaria: trapezoidale, con il cofano e il parabrezza che proseguono sulla stessa linea, l'altezza di appena un metro, il dominio delle linee rette - tanto che lo stesso Giugiaro diceva che era stato disegnata usando quasi esclusivamente il righello.
Tutto questo sconvolge le linee tradizionaliste delle Maserati ed influenzerà il design di modelli di altre marche anche di grande diffusione.
La Boomerang è una delle pietre miliari del design automobilistico e ovunque sia presente questo viene meritatamente riconosciuto.
Gli interni sono altrettanto estremi: davanti al guidatore tutti gli strumenti sono raccolti in un elemento circolare e del volante si percepisce solo la corona.
La Boomerang però non è solo design: la vettura adotta infatti un'inedita soluzione relativa alla sicurezza, brevettata da Italdesign.
Grazie al piantone sdoppiato, collegato da una catena, in caso di impatto frontale l'arretramento del piantone stesso è minimizzato.
Il grande disco all'interno del volante è inoltre concepito per ospitare l'airbag.