Il 14 dicembre la gestione De Tomaso, in occasione di quella che si riteneva la data di fondazione delle Officine Maserati, era solita presentare i nuovi modelli. Nel 1990, assieme alla Shamal e alla Racing, venne esposta la maquette della” Chubasco” che sarebbe dovuta diventare realtà due anni dopo e diventare la più evoluta e innovativa delle sportive del Tridente.
Marcello Gandini, già famoso per aver disegnato altre sportive estreme, viene incaricato di studiare la fattibilità di una vettura dalle prestazioni elevatissime.
La soluzione ideata fu quella di creare separatamente telaio e carrozzeria, unendo poi la cellula superiore con la meccanica tramite supporti oscillanti isolando gli occupanti dalle vibrazioni della meccanica e dalle sconnessioni stradali, diminuendone anche i rumori.
Portiere a cerniera singola permettevano un’apertura verso l’alto in avanti, con i finestrini creati per massimizzare la visibilità laterale, generalmente scarsa nelle vetture con motore posteriore centrale. Il tetto dell’abitacolo poteva scorrere all’indietro in modo da rendere la vettura coupé o “targa”.
L’aerodinamica era a dir poco rivoluzionaria: il team tecnico sviluppò alcune prese d’aria pensate per migliorare i flussi aerodinamici della vettura e per raffreddare i componenti critici dell’auto donandole nel contempo una maggiore tenuta di strada.
Il frontale presentava tre bocche principali: una centrale e due laterali, collegate con un convogliatore verso la fiancata. Proprio la fiancata della vettura svolgeva un compito fondamentale per l’aerodinamica, convogliando l’aria verso i radiatori posteriori ed il vano motore, con due sfoghi posteriori che permettevano all’aria calda di fuoriuscire aumentando così il carico aerodinamico sull’asse posteriore. Il fondo piatto della vettura ed i particolari estrattori posteriori generavano un marcato effetto suolo in grado di enfatizzare ulteriormente le prestazioni dinamiche della Chubasco. Un’aerodinamica da F.1!
Il motore sarebbe stato quello della Shanal.
La denominazione è quanto mai azzeccata: chubasco è una tempesta marina che con i suoi venti impetuosi e rovesci di pioggia violenti flagella alcune zone prospicienti l’America centrale. Allo stesso modo, la Chubasco avrebbe sconvolto il panorama delle sportive stradali facendo invecchiare di colpo le vetture della concorrenza.
Sappiamo che la Chubasco non andò mai oltre lo stadio di maquette, non conosciamo invece la ragione esatta per la quale una vettura così interessante non fu mai sviluppata. Forse il mutamento societario, forse troppo complicata e lunga sarebbe stata la messa a punto, forse il prezzo troppo alto che ne sarebbe derivato.
La Chubasco fa parte della collezione Panini.