Buran

Buran è il prototipo che la Italdesign dedica alla Maserati degli anni 2000.
Presentata al Salone di Ginevra di quell'anno la vettura ha subito diviso gli appassionati: è semplicemente un esercizio di stile o l'anticipazione di un nuovo modello?
Quali motivazioni hanno portato il designer del secolo, Giorgio Giugiaro, a creare una vettura così inconsueta per il segmento di appartenenza e, soprattutto per Maserati? Maserati_Buran
Le vetture, fino ad allora, potevano essere facilmente suddivise e classificate in segmenti di mercato ben definiti in base, ad esempio, al tipo di carrozzeria, alle dimensioni, alla cilindrata, alle prestazioni, alla configurazione meccaniche.
Oggi, una nuova vettura attinge caratteristiche tecniche, estetiche ed accessori dai modelli di segmento differenti unendo per di più concetti di utilizzo diversi rispetto a quelli tipici di quella tipologia di vettura. Ecco dunque grandi berline e station wagon velocissime, veicoli fuori strada eleganti e ben rifiniti, auto di segmento elevato dalle forme inconsuete.
Il segmento dell'auto di prestigio è stato fino ad allora considerato quasi intoccabile. L'auto di prestigio, rivolgendosi ad una clientela molto tradizionalista, doveva seguire necessariamente canoni estetici e tecnici molto rigidi e l'auto che tentava di modificarli od abbandonarli era destinata, puntualmente, all'insuccesso. 

Maserati_Buran_PlanciaI gusti della clientela stanno però stavano cambiando e anche l'auto di lusso sarebbe stata costretta ad evolversi. Questo era molto chiaro nella mente di Giorgio Giugiaro che, ancora una volta, propone un'auto di rottura: un'auto di lusso ma a carrozzeria alta, a due volumi, alternativa all'ammiraglia tradizionale.
Le sue dimensioni, (lunghezza 498 cm; larghezza 195 cm; altezza 163 cm) il passo di ben 293 cm e, sopratutto, la conformazione della carrozzeria consentono una disponibilità di spazio a disposizione dei passeggeri ed una capacità del vano bagagli sconosciute alle ammiraglie tradizionali.
Le portiere posteriori si aprono elettricamente con movimento longitudinale consentendo una facilità di accesso impensabile per classiche berline.
La ricercatezza degli interni, pur nelle sue soluzioni puramente indicative,è in grado di soddisfare le persone più esigenti. L'abitacolo accoglie cinque persone su sedili indipendenti anche quelli posteriori hanno schienali reclinabili. 
Tutto l'abitacolo è rivestito con materiali pregiati: legno laccato, rivestimenti in pelle scamosciata ed alluminio.