Inaugurata il 15 maggio del 1939, Mirafiori è la fabbrica italiana più famosa nel mondo, essa è stata spesse volte un simbolo per l’Italia e dell’Italia.
Oggi è una delle fabbriche più innovative e all'avanguardia. E' lo stabilimento dove viene prodotta la Maserati Levante.
Lo stabilimento di Mirafiori, progettato dall'architetto Vittorio Bonadè Bottino nel 1936, fu costruito seguendo le tecniche di costruzione più moderne per l’epoca e molta attenzione fu dedicata alla capacità di approvvigionamento dei materiali per poter produrre nel modo più efficiente possibile.
Ci piace definire Mirafiori come una sorta di Italia in miniatura, specchio e talvolta anticipatore dell’evoluzione della società italiana sia nei momenti di crescita e benessere che di disordine e di crisi.
Fin dalla fondazione, e ancor più dopo il disastro della seconda guerra mondiale, la FIAT guida la trasformazione e lo sviluppo dell’Italia che da Paese dedito all’agricoltura acquista sempre più un carattere industriale: alle sue linee di montaggio verranno a lavorare operai da tutte le regioni d’Italia garantendo ad essi un radicale cambiamento sociale ed economico.
Così grandi cambiamenti portano anche prese di coscienza, mutamenti e desiderio di condizioni sempre migliori. La FIAT è quindi teatro di molti scioperi operai e grande lotta per i diritti sul lavoro ma di questo aspetto non intendiamo trattare.
Prima di scoprire cosa è Mirafiori oggi, dove ora viene prodotta la Maserati Levante, come nostra consuetudine ci piace andare indietro nel tempo con l’intento di conoscere meglio questo stabilimento
Gravemente danneggiata dai bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale, la fabbrica fu ricostruita e ingrandita: nel 1956 venne inaugurato un nuovo insediamento chiamato "Mirafiori-Sud", dove vennero localizzate ed ampliate le attività dello stampaggio lamiere e delle lavorazioni meccaniche (motori e cambi), mentre nell'area originale “Mirafiori-Nord” rimasero la lastratura, la verniciatura, l'assemblaggio, le finizioni e la pista di prova, oltre a lavorazioni minori.
L’ampliamento fu portato a compimento nel 1958.
Dalle linee di montaggio di Mirafiori sono uscite vetture che hanno fatto la storia dell'auto italiana, vetture iconiche che sono un vero e proprio simbolo dell’Italia: Topolino, 1100, 500, 600, hanno motorizzato il Paese, e poi ancora 850, 131, 127, Uno, Croma e Thema sono solo alcuni dei modelli più celebri prodotti dalla fabbrica torinese.
Nei primi anni ‘70 lo stabilimento viene aggiornato per accogliere le linee di produzione di un modello molto importante per la gamma Fiat: la 131 che - per rendere omaggio allo stabilimento che raggiunse l'apice produttivo e tecnologico proprio in quegli anni - venne battezzata dalla Fiat “131 Mirafiori”.
Dopo un periodo difficile derivato in particolare dalle lotte sociali-sindacali a cui si aggiunge la crisi petrolifera causata dalla guerra del Kippur, la FIAT e l'Italia ritrovano circa un decennio di rinnovato boom economico.
Inevitabilmente, dopo anni virtuosi, segue poi un lungo periodo di graduale decadimento: l’occupazione decresce visto anche l’introduzione sulle linee di produzione dei primi procedimenti automatizzati ma, soprattutto, perchè lo stabilimento si dimostra sempre meno competitivo ed efficiente. Numerosi impianti e strutture rimarranno chiusi per decenni.
Nel 2005 viene avviato il progetto di riqualificazione dell’area di Mirafiori: nasce il Motor Village e l'asilo per i figli dei dipendenti e un quartiere direzionale.
Segue poi l'inaugurazione di “Officina 82”, con i nuovi uffici del Gruppo. Il moderno complesso di edifici, sorto dove un tempo c'era il magazzino cambi, ospita l'Internal Audit, gli uffici amministrativi e la sicurezza di FCA e CNH Industrial, per un totale di 1.500 dipendenti.
Nel febbraio 2008 nel “Laboratorio 83” viene inaugurata la nuova sede di Abarth.
Si arriva infine al 29 febbraio 2016: in questa data partono ufficialmente gli impianti dedicati alla produzione della Maserati Levante
Il grande stabilimento torinese, simbolo della FIAT, dell’Italia, della sua storia socio-economica, di uomini estremamente potenti ed influenti, ora facente parte del gruppo FCA, è pronto a ripartire.
E’ una vera metamorfosi: Mirafiori non è più una fabbrica dedicata alla produzione di auto di massa, ma il cuore del polo del lusso.
Oggi è il polo tecnico di eccellenza, un polo produttivo all’avanguardia in cui sono impegnate circa 17.000 persone secondo i principi del World Class Manufacturing secondo i quali tutte le problematiche sono affrontate avendo come riferimento la loro incidenza economica.
Tutti lavorano per uno stesso obiettivo: zero difetti, zero guasti, zero incidenti e zero scorte, il tutto per arrivare ad una generale riduzione dei costi della produzione e alla massima efficienza dello stabilimento.
Per far questo sono adottati tutti quegli accorgimenti che permettono di controllare e ridurre i costi produttivi in maniera sistemica e con metodi riferibili ed oggettivabili.
Un continuo affinamento di questi accorgimenti porta al raggiungimento dei più alti livelli in termini di qualità ed efficienza produttiva e di sicurezza sul lavoro.
Sulla linea di produzione della Levante operano 70 robot altamente evoluti che garantiscono velocità, efficienza e qualità di montaggio irraggiungibile per l’essere umano. Quello che più colpisce però è l’enorme quantità di informazioni e scambio di dati che le moderne tecnologie oggi consentono al fine della miglior organizzazione degli approvvigionamenti e del processo produttivo.
Siamo dunque di fronte ad un chiaro esempio di ciò che viene definita Industria 4.0, un esempio cioè di processi lavorativi frutto della 4^ rivoluzione industriale. Se la prima è avvenuta con la nascita della macchina a vapore (1784), la seconda con l’avvio della produzione di massa (1870) la terza con la nascita dell’informatica (1970), oggi stiamo assistendo alla nascita della quarta rivoluzione industriale, quella che porterà a una produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa non solo all’interno all’azienda produttrice del bene ma anche a tutte quelle aziende che concorrono alla produzione di quel bene.
Lo possiamo apprezzare meglio grazie a questo video
La Maserati Levante beneficia appieno di questa metodologia produttiva e, in effetti, il balzo qualitativo rispetto a modelli precedenti è evidente. Grazie ad essa la Maserati dei SUV può fronteggiare senza particolari timori la miglior concorrenza.
… Certo, i tempi romantici e l’immagine dell’artigiano che con insuperabile passione e maestria lavora sulla carrozzeria o su di un particolare della meccanica si perdono definitivamente innanzi a questa potentissima dimostrazione e attuazione di quelle che sono le tecniche produttive più moderne. E’ inevitabile: si chiama progresso, chi non lo segue è perduto.
Lo stabilimento di Mirafiori getta ancora una volta le linee guida per un’altra trasformazione epocale, una trasformazione capace di portare l’industria italiana a nuovi livelli di competitività e di eccellenza.