L’avvicinarsi del Salone dell’Automobile di Ginevra, ci dà l’occasione per fare alcune riflessioni.
Considerando che il futuro della mobilità va verso auto a guida autonoma e connessa, in che modo una Casa automobilistica di grande tradizione
come Maserati, una Casa che scritto la storia dell’automobilismo sportivo e non solo, si può porre nei confronti dell’evoluzione del viaggiare in auto?
Il 2017 è stata una buona annata, in altri momenti l’avremmo definita ottima: Maserati ha venduto più di 51.000 auto con in crescita del 22% rispetto alle circa 42.000 vendute nel 2016. Come prevedibile, le vendite sono state trainate dalla Levante che, raggiunta la piena commercializzazione, ha incrementato i suoi numeri del 131%. Di conseguenza, rispetto al 2016, i ricavi netti sono cresciuti del 17%, da 3.479 a 4.058 milioni di euro.
La domanda di poc’anzi però, diventa incalzante alla luce di una concorrenza che negli aspetti suddetti pare più avanti rispetto alla Casa del Tridente e notando i sempre più frequenti ricorsi alla cassa integrazione o alla riduzione degli orari di lavoro negli stabilimenti di Grugliasco e Mirafiori dove si producono i modelli Maserati più recenti come Ghibli, Quattroporte e Levante o in quello storico di Modena, segno evidente di un calo della domanda di queste vetture.
Le ombre ci sono e non sono trascurabili: il traguardo delle preventivate 55.000 auto vendute per l’anno 2017 è stato mancato e quello delle 75.000 auto previsto per il 2018 ci sembra alquanto difficile da raggiungere visto che non sono in programma sostanziali novità e che GranTurismo e GranCabrio usciranno di produzione senza rimpiazzo.
Dal punto di vista del prodotto, il piano industriale presentato nel 2014 è stato largamente disatteso.
Il nuovo piano industriale sarà presentato il primo giugno e già si parla di un SUV più piccolo del Levante e di una nuova vettura sportiva oltre che della versione “cattiva” della Levante ma la sensazione, sperando di sbagliare, è che saranno ancora privilegiate le grandi manovre finanziarie rispetto al prodotto che inevitabilmente, in attesa della necessaria maggior solidità, soffre.
Il calo di vendite che affligge da qualche mese i modelli Maserati e che già non ha permesso di raggiungere gli obiettivi fissati per il 2017 dipende solo dalle mutate legislazioni di alcuni paesi o vetture di altre marche godono forse di un maggiore “appeal”?
Le vetture Maserati soffrono forse di un gap tecnologico? Vero o presunto?
Dopo aver visto questo video dedicato alla Maserati Levante, recentemente aggiornata così come Ghibli e Quattroporte, non ci sembra di rilevare mancanze particolari rispetto alla concorrenza in special modo sotto l’aspetto stilistico, tecnico e del piacere di guida che da sempre sono i punti di forza del Marchio.
Il potenziale cliente di oggi però percepisce ancora come motivo di preferenza rispetto ad altre Case i valori più tradizionali del marchio Maserati?
Continua a preferire la sostanza e il carattere di un’auto fatto di una storia leggendaria, di una meccanica eccellente, di linee eleganti e di un abitacolo raffinato o si fa superficialmente abbagliare da una esibizione tecnologica sintetizzata dalla “display-mania”?
Oggi le Maserati hanno dotazioni tecnologiche che consentono una guida autonoma di livello 2 al pari delle concorrenti quindi oggi il gap da questo punto di vista non esiste. E’ pur vero che sulle vetture del Tridente determinate tecnologie sono arrivate solo recentemente mentre la concorrenza le offriva da tempo.
E’ proprio questo l’appunto che alcuni muovono: quando viene presentato un nuovo modello, questo deve disporre da subito di tutti i ritrovati tecnologici del momento, e che la concorrenza adotta dandone grande risalto, onde evitare la sensazione di un prodotto di concezione datata, di in progetto nato vecchio.
Forse ci esprimiamo duramente, di questo chiediamo scusa, ma chi ci conosce sa che non facciamo parte di quegli appassionati melensi o servili.
Come mostra anche questo video, una vera Maserati è un’auto che deve garantire innanzitutto emozioni.
Le Maserati di oggi sono, a nostro avviso devono essere, comunque, un classico, una evoluzione lenta ed elegante della propria tradizione, onore e onere di un marchio prestigioso.
Può evolversi più drasticamente una Casa che non ha tali vincoli da rispettare presentando più liberamente soluzioni scenografiche, di effetto ma che non migliorano realmente un’auto.
Una Casa che da sempre è un riferimento nel mondo dell’auto esclusive non può stravolgere i dettami che l’hanno resa tale.
Le vetture Maserati non sono per tutti, non sono per chi va alla ricerca dell’ultimo gadget.
Attenzione però perché la clientela, e quindi il mercato, sta cambiando sempre più velocemente. Per essere al passo del mercato occorre rispondere alle sue richieste con sempre maggior velocità.
Il gap tecnologico tra un nuovo modello e la sua concorrenza meno recente è sempre maggiore ed è destinato ad evidenziarsi sempre più, perché le innovazioni tecnologiche legate ai sistemi di assistenza alla guida o alla connettività sono così rapide che un nuovo modello rischia di far apparire obsolete le altre auto dello stesso segmento.
Per Maserati il gap, oggi più che altro presunto, prossimamente rischia di diventare reale.
Il progresso procede a grandi passi e i costruttori di tutto il mondo stringono accordi con le grandi multinazionali nel campo dell'elettronica.
Per il futuro più immediato, lasciando quindi da parte le motorizzazioni ibride o elettriche che ci paiono ancora un po’ immature, ma che per un Costruttore costituiscono pur sempre un traguardo ed un segno della tecnologia raggiunta, o la guida assistita il cui livello 5 è ancora lontano da raggiungere specialmente dal punto di vista legislativo, quello che più colpisce in una nuova automobile rispetto alla precedente è l’evoluzione della plancia strumenti.
Una evoluzione che nulla aggiunge di sostanziale alla bontà di un’auto ma che è rappresentativa dell’epoca in cui viviamo.
La tradizionale strumentazione analogica, le lancette e i pulsanti tendono a scomparire sostituiti da display sempre più grandi e numerosi in grado di comandare e regolare innumerevoli funzioni dell’auto con una varietà di visualizzazioni a seconda delle preferenze del guidatore.
E’ quella che gretaemme.it definisce appunto “display mania” e che sembra contagiare tutte le nuove auto, non solo quelle di lusso.
Una vettura Maserati adottando un simile tipo di strumentazione avrebbe più appeal?
E’ una soluzione elegante e adatta al blasone del Marchio? Avete ben presente come si riduce uno schermo touch dopo qualche regolazione: ditate, ditate e ditate! Questa è classe? Una strumentazione digitale è davvero degna di un’auto di vero prestigio?
E ancora: quando tutte le auto adotteranno schermi touch, da cosa capiremo di essere al volante di una vettura piuttosto che di un’altra? I dettagli di finitura, la ricercatezza dei materiali, il tipico disegno di uno strumento analogico, la piacevolezza delle forme di una bella plancia …
E’ la ricchezza dei particolari che fa di un oggetto un bell’oggetto.
Tutto questo rischia di svanire di fronte a un freddo schermo. E’ quindi evidente che sorgerà un problema di scarsa differenziazione di prodotto.
Adottare una plancia touch non è difficile, non serve svilupparla al proprio interno.
A Las Vegas, al recente CES, è stata mostrata una strumentazione digitale che può essere montata su auto di qualsiasi categoria.
Per presentarla è stata scelta una Maserati Gran Cabrio e non è la prima volta che una vettura Maserati viene usata per proporre soluzioni all’avanguardia. Segno che il connubio tra tradizione e innovazione si può fare e dovrà avvenire, giocoforza.
L’Harman Digital Cockpit è uno schermo ad alta risoluzione, che occupa la plancia praticamente per intero.
Il sistema propone le informazioni utili alla guida, con visualizzazioni facilmente personalizzabili, oltre a contenuti tipicamente di infotainment come musica, video o apps riservando una parte maggiore o minore dello schermo al navigatore o alle altre attività.
Il Digital Cockpit è dotato di comandi vocali, può integrare applicazioni per lo smartphone e si gestisce anche tramite i controlli sulla consolle centrale, tutti facili da raggiungere, a partire da quelli costituiti da tre pomelli oltre che con grandi tasti touch dello schermo verticale.
Il tutto per ridurre le distrazioni al volante.
Già, … perché non dimentichiamoci che un’auto occorre ancora guidarla!
Se una strumentazione di questo tipo fosse montata sulla Levante o sulla Ghibli o sulla Quattroporte, aggiungerebbe davvero qualcosa alle qualità di queste auto e costituirebbe una motivazione decisiva al loro all’acquisto?
L’evoluzione non si può fermare: ci auguriamo che quando la Maserati cederà alla “display mania” lo faccia nel migliore dei modi e proponga, parafrasando una celebre frase, per stile, classe e funzionalità, il Maserati dei display.
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