Una Maserati tutta nuova. anzi, antica

Nel 1997 la Ferrari detiene il 50% delle quote Stabilimento Maseratiazionarie di Maserati mentre il restante 50% resta a FIAT Auto.
Montezemolo, che già aveva risollevato le sorti della Ferrari, è chiamato ad un compito veramente difficile: riportare la Maserati all'antico splendore.
Alla soglia del secondo millennio la produzione si aggira sui livelli degli anni '70: circa 500 vetture. Ma nulla è impossibile se si hanno competenza e passione. Oltre, ovviamente, ai mezzi necessari.
Nel 1998 viene ammodernato e ampliato lo storico stabilimento di Via Ciro Menotti.
I nuovi reparti, le nuove linee di produzione e le sinergie con la Ferrari possono finalmente garantire un prodotto di qualità.

La rivalità fra i marchi è del tutto superata: Maserati usufruisce a piene mani della tecnologia, delle competenze e delle strutture della Ferrari.
C'è del lavoro da fare, il campanilismo viene messo da parte.
Con tanto lavoro, con le tecnologie più moderne, con i controlli di qualità più accurati, con un personale preparato e una dirigenza più che valida, la Maserati prepara così il ritorno agli antichi fasti.
La Quattroporte IV viene profondamente aggiornata tanto da prendere la denominazione "Evoluzione" e il potente V8 biturbo della 3200 GT viene sostituito dal V8 aspirato 4,2 litri di derivazione Ferrari originando così il nuovo modello Coupé 4200 GT- Spyder. La nuova motorizzazione consente di superare le normative anti inquinamento previste oltreoceano e con questi modelli la Maserati torna ad essere presente negli Stati Uniti.
Il nome Maserati, ancora fortemente evocativo, attendeva solo un prodotto valido. Il successo in terra americana è immediato e nel 2002 è già il primo mercato della Casa del Tridente. 
E' solo l'inizio di una progressione verso il raggiungimento di traguardi ancora più ambiziosi. Come 40 anni prima, la strategia prevede il ritorno di una nuova ammiraglia, di una grande berlina alla Maserati. Il 2003 è l'anno della Quattroporte V.
E' una vettura di rara eleganza, disegnata, come non accadeva da 50 anni, da Pininfarina. La vettura coniuga alla perfezione stile, sportività, classe.
Come le vetture di un tempo.
Come accaduto per la prima Quattroporte, anche il successo di questa è di fondamentale importanza per le sorti e per l'immagine della Casa. La validità della vettura, comprovata da più di 50 riconoscimenti, dà la svolta definitiva alla Casa del Tridente che torna a produrre un'auto di riferimento assoluto.
A conclusione di un progetto a 360°, il 2004 segna il ritorno in forma ufficiale alle competizioni internazionali.
La MC 12, derivata dalla Ferrari Enzo, dominerà i Campionati FIA GT fino al 2010 anno in cui Maserati termina la sua partecipazione. Anche sotto l'aspetto sportivo si sono ritrovati gli antichi successi.
La gestione Ferrari, con l'impegno di tutti, di Montezemolo in testa, ha compiuto quello che molti ritenevano un'impresa impossibile: la Maserati è tornata. All'antico.