Le corse

Il Gran Premio di Monaco, seconda gara della Montecarlo 1956stagione 1956 del Campionato mondiale di Formula 1, viene disputata il 13 maggio sul Circuito di Montecarlo.
Montecarlo: il Gran Premio più bello del mondo nato nel 1929 e poi illuminato dalla stella di Grace Kelly.
Montecarlo e il suo circuito erano capaci di creare miti e favole, non solo a livello sportivo.
La fortuna di Montecarlo è legata a una decisione fondamentale: il suo circuito sarà l'unico del genere perchè in nome della sicurezza vennero vietati tutti gli altri circuiti cittadini.
Poi, nel 1956, arriva Grace Kelly che regala alla cittadina tutto il glamour del grande schermo.
La principessa di Hollywood, una delle più belle attrici di tutti i tempi e musa di Alfred Hitchcock, che la definì “ghiaccio bollente”, conosce Ranieri, sovrano di Monaco, mentre si trovava ospite nel principato per le riprese di “Caccia al ladro” e ne diviene la sposa.

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Ancora non si sono spenti gli echi della Nurburgring 1956vittoria in F.1 della 250 F di Moss a Montecarlo che due settimane dopo è il momento di correre la 1000 Km del Nurburgring per il World Sports Car Championship.
Il circuito è fra i più lunghi e pericolosi: più di 22 km, 174 curve, salite e discese lo rendono una terribile sfida per tutti i piloti a cui è più che mai vietato distrarsi perchè in caso di incidente i soccorsi arriverebbero con grave ritardo. 
Il coraggio e la temerarietà qui sono premiati più che altrove ma, allo stesso modo, anche osare troppo può essere fatale più che altrove.
Sono moltissimi i tratti ricchi di insidie; il più spettacolare è la celebre Flugplatz, la pista di decollo dove le vetture si staccano da terra con tutte e quattro le ruote.
Su questa pista, in occasione della 1000 km del 27 maggio del 1956, Stirling Moss conquista quella che viene ancora oggi ricordata come una delle più belle vittorie della Maserati nel Campionato Sport Prototipi.
Un successo che riaprì la caccia al titolo mondiale che la Casa modenese contese fino all'ultima, sfortunata, gara.
Una volta di più, il rivale da battere è Juan Manuel Fangio, in questa occasione in coppia con Eugenio Castellotti, a bordo della più dotata Ferrari 860 Monza che monta un 4 cilindri da 3.431 c.c. capace di 280 CV a 6.000 giri/min. 
Maserati risponde con la 300 S spinta da un 6 cilindri da 3.000 c.c., con una potenza di 245 CV a 6.200 giri/min.
Fangio nelle prove dà una lezione di guida a tutti.
Il "maestro" stacca di tre secondi Luigi Musso anch'egli su Ferrari ed anche al terzo posto c'è una Ferrari.
Al quarto la prima 300 S, quella di Moss-Behra, al sesto la 300 S di Taruffi-Schell.

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Il Gran Premio d'Italia è l'ultima gara della Monza 1956stagione 1956 del Campionato mondiale di Formula 1.
Per la stagione, Enzo Ferrari ha ingaggiato il miglior pilota del momento, Juan Manuel Fangio recente vincitore di due titoli mondiali con la Mercedes ma Fangio e la Ferrari non hanno avuto vita facile per via dei molti ritiri della vettura dell'argentino.
Nei primi due Gran Premi, quello di casa e quello di Montecarlo, Fangio ottiene un primo e un secondo posto ma soltanto grazie ai suoi compagni di squadra Musso e Collins che gli cedono le proprie vetture.

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La stagione 1957 del Campionato mondiale FIA Fangio Montecarlo 1957di Formula 1 è stata l'ottava della categoria ad assegnare il Campionato Piloti.
Il titolo mondiale piloti è andato per la quinta volta al campione argentino Juan Manuel Fangio alla guida della Maserati 250 F.
Questa fu l'ultima stagione nella quale furono possibili i cambi di pilota al volante delle auto durante il Gran Premio.
L'avversario più temibile si rivela la Vanwall di Stirling Moss che conquista tre vittorie, una meno di Fangio. La classifica finale vede il pilota argentino con 40 punti con Moss staccato di 15 punti.

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