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Maserati Quattroporte III

Maserati Quattroporte III
SOTTOVALUTATA ANCORA PER POCO.
I modelli Maserati stradali, in special modo quelli prodotti nel corso della gestione Orsi e Citroen, meccanicamente frutto dell’esperienza derivata dalle corse, sono riconosciuti ed apprezzati oltre che per le loro doti di sportività, come tra i più stilisticamente riusciti grazie all’apporto delle più grandi firme

del design automobilistico italiano.
Senza bisogno di arrivare ai modelli prodotti in numero limitatissimo di esemplari che raggiungono quotazioni irraggiungibili ai più, a partire dalla A6, vetture come ad esempio 3500 GT, Mistral, Ghibli, Bora sono considerate capolavori di stile, di perfetto equilibrio tra eleganza e sportività grazie al connubio tra linee classiche e senza tempo e doti stradali eccelse.
Le quotazioni di queste vetture dimostrano quanto esse siano apprezzate dai migliori intenditori di auto ma tutte le vetture delle gestioni sopra citate godono di estremo interesse da parte dei collezionisti.
E i modelli della gestione De Tomaso?
Ci duole ammetterlo, ma i modelli di questa gestione si sono allontanati dai canoni che hanno fatto grande la Casa del Tridente e questo si rispecchia puntualmente nelle quotazioni dei modelli prodotti in quegli anni.
Fanno eccezione due modelli: la Shamal e la Quattroporte III.
La prima, pur se relativamente recente, considerando le tempistiche del collezionismo, ha già raggiunto quotazioni di buon livello e il suo futuro collezionistico appare già molto interessante; la seconda pur avendo mediamente una decina di anni in più di “anzianità” attualmente non ha, a nostro avviso, una quotazione adeguata alle sue caratteristiche.
Al momento la Quattroporte III ci pare sottovalutata, ma – crediamo – ancora per poco.
Pensate che la Quattroporte III non meriti una considerazione ben più alta da parte del mondo del collezionismo?
Noi siamo convinti di sì.
Vediamo perché.
In via generale, nella quotazione di un’auto influisce il prestigio della Casa automobilistica, il numero di esemplari prodotti, la tipologia di vettura, le caratteristiche distintive oltre alle sue condizioni di conservazione o alla bontà del suo restauro.
La Quattroporte III è una berlina, la tipologia di vetture meno apprezzata dal collezionismo che in generale preferisce le vetture sportive, due posti, meglio ancora se spyder.
Questa è l’unica caratteristica che forse mette in "difficoltà” questo modello ma occorre subito fare un distinguo: il collezionismo fa della rarità di un modello uno degli elementi fondamentali di interesse.
Si è portati a pensare che la tipologia di auto “berlina” si rivolga a un pubblico ampio, certamente più ampio rispetto a una vettura sportiva e che quindi sia stata prodotta in grande numero di esemplari. 
La Quattroporte III non è però una berlina qualsiasi: innanzitutto è una Maserati.
La terza generazione dell'ammiraglia della Casa, nata negli anni '80, è stata prodotta in poco più di 2000 esemplari nell’arco di circa 10 anni. Un numero quindi sicuramente ristretto in senso in assoluto e ridottissimo per essere una berlina.
Questo perché era una vettura di altissimo livello - l'unica vettura italiana a poter competere con la migliore concorrenza tedesca e inglese - che da nuova superava gli 80 milioni di lire e nella sua ultima e rarissima versione, la Royale, nel 1990 arrivava a superare i 126 milioni d lire.


La sua meccanica è di rilievo assoluto: la Quattroporte III è l’ultimo modello a montare il motore 8 cilindri a V aspirato derivato dalla mitica vettura da competizione 450 S. E’ lo stesso propulsore delle Maserati due porte più sportive, è il motore che ha fatto la storia della Casa.
Solo per questo la vettura meriterebbe l’acquisto.
Il brillante comportamento su strada poi la differenzia da tutte le altre berline dell'epoca.
Lo stile della macchina è all'altezza delle migliori realizzazioni della Casa: elegante e austero, imponente ma non massiccio, addirittura filante nonostante la vettura sfiori i 5 metri di lunghezza.
Per le sue caratteristiche generali è la macchina italiana di rappresentanza per eccellenza. L'eleganza e la classicità delle sue linee fanno della Quattroporte III uno degli esempi più riusciti di design per vetture di queste dimensioni e classe.
Come potrebbe essere diversamente: il disegno della Quattroporte III è frutto del genio di Giorgetto Giugiaro che nel 1999 è stato insignito del titolo di Car Designer del Secolo e dal 2002 fa parte dell'Automotive Hall of Fame.
Si aggiunga a tutto ciò un allestimento interno difficile da eguagliare per ricchezza di dotazioni ed opulenza.
La Quattroporte III rientra dunque ampiamente nei canoni richiesti di rarità e prestigio e vanta caratteristiche tali da renderla una vettura unica nel panorama delle grandi berline.
Davvero pensate ancora che la Quattroporte III non meriti una considerazione ben più alta da parte del mondo del collezionismo?
Le sue quotazioni attuali ne fanno una delle vetture più interessanti in vista di una sua rapida maggior valutazione.
Per un buon acquisto, in obbedienza alle leggi del collezionismo, è da preferire un modello dotato del motore più potente, quello con cilindrata 4,9 litri.
Altro importante elemento di selezione è il cambio: gli esemplari dotati di cambio manuale sono ben più rari di quelli con cambio automatico.
Sono poi ovviamente fondamentali le condizioni dell’auto: come è ovvio una vettura ben conservata è sicuramente più rara e per questo è da preferire rispetto a una vettura restaurata pur se nel migliore dei modi.
La qualità della documentazione dell'auto contribuirà anch'essa alla formazione della quotazione.
Seguendo questi semplici consigli potrete avere un esemplare di Maserati Quattroporte III destinato sicuramente a rivalutarsi nel tempo.
Buona acquisto! (sempre che riusciate a convincere il proprietario a cedere un esemplare che risponda a questi requisiti).