Le automobili stradali nascono dallo stesso DNA che ha permesso alla Maserati di conseguire vittorie esaltanti sulle piste di tutto il mondo.
Dopo alcune vetture prodotte in numeri molto limitati negli anni antecedenti, nel 1957 Maserati presenta la 3500 GT vettura destinata a dare il via ad una serie di automobili di grande successo.
Le vetture Maserati hanno sempre proposto caratteristiche uniche e in apparente contrasto: sono auto sportive, dotate di motori potentissimi ma caratterizzate da linee eleganti, mai estreme, disegnate dalle firme più prestigiose, con interni spaziosi, comodi e lussuosamente rifiniti, impreziositi da accessori per accrescere il comfort montati per la prima volta su automobili europee.
Ogni Maserati, indipendentemente dal periodo in cui venga prodotta, si distingue oltre che per prestigio, eleganza e sportività per qualcosa di unico e impalpabile ma fondamentale che deriva da un blasone e da una storia sportiva ed umana che non ha confronti.
E' la vettura che sostituisce la Ghibli e ne ripete perciò le caratteristiche che hanno decretato il successo di quel modello: impostazione da coupè sportivo 2+2 posti, muso lungo e piatto con fari a scomparsa, motore 4,9 litri e carrozzeria disegnata da Bertone che ripropone una linea molto slanciata e tesa.
Viene presentata al Salone di Parigi del 1973.
La vettura è naturalmente concepita seguendo le esigenze di mercato del momento ed in particolar modo si punta ad incrementare le doti di comfort, che per Maserati sono sempre state un punto di forza, adottando le sospensioni posteriori a ruote indipendenti ed allestendo interni molto eleganti e rifiniti con opulenza.
Alla Merak è affidato il compito di conquistare il mercato delle vetture sportive di media cilindrata.
In questo campo è di fondamentale importanza contenere i costi cosicché si adotta lo stesso propulsore della della Citroen SM portato a 3 litri di cilindrata, lo stesso pianale e numerosi altri particolari della Bora.
La Merak si differenzia rispetto a quest'ultima nella parte posteriore per via di due montanti che raccordano l'abitacolo al cofano motore.
Internamente, per una maggior spaziosità dovuta ai minori ingombri del motore 6 cilindri, troviamo un divanetto posteriore comunque praticamente inutilizzabile.
Maserati, per far fronte a modelli della concorrenza di impostazione analoga, si cimenta nella produzione di un modello coupè due posti con motore in posizione posteriore centrale.
La linea è affidata a Giugiaro della Ital Design.
Il compito non è semplice: nonostante la configurazione meccanica infatti non si deve venir meno alla caratteristiche tipiche del prodotto Maserati quali comfort, ottima guidabilità, eleganza delle linee.
La Bora viene presentata al Salone di Ginevra nel 1971 e desta sensazione per l'armonia delle sue linee sobrie, moderne, aggressive ma senza eccessi.
La particolarità della vettura è quella di avere i montanti anteriori e il padiglione in acciaio spazzolato.
Le prestazioni di rilevanza assoluta e l'impostazione due posti secchi conferiscono alla Bora il titolo di macchina di grande esclusività.
Dopo alcune vetture chiamate con nome di venti, ecco di nuovo un nome di un circuito per rievocare il glorioso passato sportivo: dopo Sebring, Indy.
E' la riproposta del tema del coupè ad alte prestazioni caratterizzato da un'abitabilità per quattro persone svolto in precedenza, con forme più anonime dalla Mexico.
La linea, disegnata da Vignale, è vagamente ispirata a quella della Ghibli: ne ripropone il lungo cofano mentre, posteriormente, il padiglione è meno spiovente per favorire l'abitabilità.